L’avvocato Daniela Agnello evidenzia le tesi sostenute in difesa di Stanleybet all’udienza in Cjeu sulla gara del lotto.
Giugno 6, 2018
“Oggi 6 giugno abbiamo sostenuto e dimostrato che una disposizione che impone la decadenza dalla concessione per ‘ogni ipotesi di reato per il quale sia stato disposto il rinvio a giudizio e che l’amministrazione… valuti tale da far escludere l’affidabilità, la professionalità e l’idoneità morale del concessionario’ è in contrasto con i principi di trasparenza, certezza del diritto e proporzionalità”. Lo afferma l’avvocato Daniela Agnello, in difesa di Stanleybet Malta, a conclusione dell’udienza in Corte di Giustizia Ue sulla gara del Lotto. “Tale clausola – aggiunge – è formulata con una tale ambiguità, genericità e imprecisione da rendere del tutto imprevedibili le circostanze che potranno determinarne la decadenza ed espone i concessionari a incertezza, favoritismo e arbitrarietà. Abbiamo risposto alle domande e ai chiarimenti richiesti dalla Corte e dall’avvocato generale e abbiamo ribadito ancora una volta che la portata escludente della clausola che prevede la decadenza per circostanze non chiare, non precise e non univoche, unitamente al modello mono-concessionario, e alle misure deterrenti e sproporzionate previste nel bando di gara, come la base d’asta di 700 milioni di euro, forniscono la prova evidente che si è trattato di una gara progettata per Lottomatica, l’unico soggetto che vi ha partecipato e che aveva già beneficiato per quasi un ventennio dell’affidamento diretto della concessione”.
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