(AGIPROnews) – Corte di Giustizia Ue, l’Avvocato Generale su caso BetUniq: “Doppia autorizzazione bancaria non è discriminante” (1)
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(AGIPROnews) – Corte di Giustizia Ue, l’Avvocato Generale su caso BetUniq: “Doppia autorizzazione bancaria non è discriminante” (1)

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ROMA – La direttiva del 2004 sugli appalti pubblici, nel caso BetUniq, “non può essere considerata applicabile, perché, ai sensi del suo stesso art. 17, nel proprio ambito non rientrano le fattispecie che non ineriscono il mercato pubblico (come, per esempio, gli appalti pubblici, sottoposti a gara e aggiudicati da una pubblica amministrazione), quali concessioni di servizi in cui il vantaggio per il concessionario consiste esclusivamente nel potere esercitare un’attività assumendone il rischio d’impresa”. E’ quanto ha spiegato l’Avvocato Generale della Corte di Giustizia Europea, Nils Wahl, nelle sue conclusioni sul ricorso presentato dalla società maltese contro la doppia autorizzazione bancaria prevista dal bando Monti. Premesso che la necessità delle attestazioni previste dalla normativa italiana può astrattamente configurare una restrizione alla libertà di stabilimento, secondo l’Avvocato Generale “essa non comporta alcuna discriminazione, essendo tali requisiti richiesti tanto alle imprese italiane quanto alle imprese degli altri Paesi membri”. Le restrizioni alla libertà di stabilimento inoltre “possono essere giustificate; appare, per esempio, legittimo per gli Stati membri prevedere delle legislazioni che offrano più garanzie in settori particolarmente delicati come quello del gioco d’azzardo. Sarà quindi compito del giudice nazionale verificare, nel concreto, se le misure previste dallo Stato siano proporzionate o meno rispetto al perseguimento di questi obiettivi”. Tali considerazioni sono suffragate, secondo l’Avvocato Generale Wahl, dalla più recente giurisprudenza della Corte UE. RED/Agipronews

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